mercoledì 27 ottobre 2010

da "Agrigento oggi"

AGRIGENTO ospita una conferenza – incontro sull’Agopuntura, una pratica sempre più attuale che si avvia verso il riconoscimento ufficiale a cui mira una proposta di legge di iniziativa popolare.
Primo firmatario della proposta di legge è un medico deputato.
Si tratta del dott. Domenico Scilipoti che sarà presente alla conferenza in programma presso l’Ordine dei medici in via Picone.
Tra i relatori anche un agrigentino, il dott. Antonio Liotta ex dirigente della clinica del dolore “Hospice” del San Giovanni Di Dio, agopuntore dal 1973.
A lui abbiamo chiesto di illustrarci le finalità del convegno.
Ospitare il presentatore della proposta di legge – ci dice Liotta – è un grande onore per l’Ordine dei medici chirurghi e Odontoiatri di Agrigento.
Il dott. Scilipoti nella sua proposta di legge, ha previsto l’inserimento dell’Agopuntura tra le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.
Significa che tantissimi cittadini potranno usufruire di una importantissima pratica medica che è in grado di risolvere delicati problemi di salute che le metodiche classiche non sono in grado di fare”.
  • Dott. Liotta, diverse Regioni già dispensano prestazioni di Agopuntura. Che senso ha l’iniziativa di Scilipoti?
L’iniziativa ha un significato rilevante perché porta a dare direzione unica, coordinata e regolamentata sia nella formazione che nella pratica dell’agopuntura senza le frammentazioni che le Regioni possono creare
  • Parliamo specificatamente di Agopuntura…
L’Agopuntura è una medicina di equilibrio. E’ il “reset” del nostro corpo. Richiede una preparazione lunga, seria, qualificata non inferiore a quattro anni di studi certificati. Sono questi i temi che il nostro convegno intende affrontare e mi auguro che la presenza dei colleghi sia ampia”

  • Come affronta l’argomento la Federazione degli Ordini dei medici?

In maniera fortemente consapevole. Proprio ad inizio d’anno è stato elaborato un corposo documento che propone il riconoscimento di pratiche quali agopuntura, omeopatia, omotossicologia ed altre branche.
Soprattutto stabilisce precise regole per la preparazione ed il riconoscimento degli studi sinora effettuati.
Inoltre è stata adottata la normativa che prevede l’istituzione presso ogni Ordine dei medici di un elenco speciale in cui devono essere iscritti tutti i medici che praticano medicine non convenzionali.
Ad Agrigento, l’abbiamo già fatto”.
Possiamo dire che il dott. Antonio Liotta, il suo impegno di medicina sociale lo porta avanti in maniera instancabile.
( Intervista di Eugenio Cairone)

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