sabato 11 giugno 2011

IL FUMO DI SIGARETTA INIBISCE IL CENTRO DELL APPETITO

Il fumo di sigaretta inibisce il senso di fame legandosi a dei recettori per la nicotina localizzati nei neuroni dell'ipotalamo. Ne da' notizia Science, pubblicando i risultati degli studi condotti dai ricercatori del Baylor College of Medicine di Houston (Stati Uniti), coordinati da Marina Picciotto della School of Medicine dell'Universita' di Yale di New Haven (Stati Uniti).

L'ipotalamo normalmente rielabora i segnali inviati dallo stomaco per sapere se l'organismo ha bisogno di altro cibo: gli autori dello studio hanno pero' dimostrato che se i recettori alpha3beta4 vengono legati dalla nicotina, l'appetito viene soppresso. Per questo motivo chi smette di fumare tenderebbe a mangiare di piu': ''Per molti la prospettiva di ingrassare e' un deterrente a smettere di fumare, ma i farmaci che stimolano il recettore alpha3beta4 potrebbero limitare l'aumento di peso'', spiega Mariella De Biasi, coautrice dello studio.

martedì 7 giugno 2011

SINTOMI INSPIEGABILI

L’agopuntura funziona ed è efficace anche su pazienti con “sintomi inspiegabili”. A rivelarlo la ricerca condotta dalla dottoressa Charlotte Paterson dell’Università di Exeter (Regno Unito).

L’agopuntura – l'antica tecnica cinese che consiste nell'inserire sottili aghi nella pelle in determinati punti del corpo al fine di ripristinare il benessere psico-fisico del paziente – ha validità nel trattamento del dolore di molte patologie, tra le quali mal di testa, mal di denti e mal di schiena.


Ma non solo. Quest’ultimo studio dimostrerebbe come essa sia efficace anche nel trattamento di patologie non associate a dolore, come ansia, sterilità e asma e nella terapia contro il dolore cronico e conseguenti risvolti psicologici per i quali la diagnosi rimane misteriosa. 


La ricerca – pubblicata sul British Journal of General Practice – ha esaminato per 52 settimane 80 pazienti con età media di 50 anni, l’80% dei quali di sesso femminile. Tutti presentavano disturbi all’apparato muscolo scheletrico (mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e stanchezza) e avevano precedentemente consultato senza successo il medico per almeno 8 volte.





Durante la sperimentazione, i partecipanti sono stati divisi in due gruppi: uno è stato sottoposto a 12 sedute di agopuntura in poco più di 6 mesi, in aggiunta alle terapie tradizionali; trascorso tale periodo, l’altro – considerato il gruppo di controllo – è stato sottoposto al medesimo trattamento. I risultati hanno dimostrato come entrambi i gruppi in questione abbiano riscontrato effetti benefici e duraturi nel tempo davvero significativi.
Questo è il primo studio che indaga l'efficacia dell'agopuntura nel trattamento dei ‘sintomi inspiegabili’ – dice Paterson –. Anche se sono necessari ulteriori studi, questo approccio potrebbe migliorare la qualità della vita di tutti quei pazienti che non riscontrano benefici dalle tradizionali terapie”.


L’agopuntura dunque potrebbe rappresentare il trattamento giusto per quei sintomi che la medicina tradizionale non riesce a trattare, almeno non da sola. E potrebbe anche tradursi in una potenziale risorsa di risparmio per il SSN. Da non sottovalutare.